Cambio Scena - Commodo e Lucilla, in un carro da viaggio in strada per incontrare Marco Aurelio.


2.1.1 COMMODUS: Pensi realmente che stia morendo?
2.1.2. LUCILLA: E' dieci anni che sta morendo.
2.1.3 COMMODUS: Se non stesse realmente in punto di morte non ci avrebbe convocato.
2.1.4 LUCILLA: Forse semplicemente gli manchiamo.
2.1.5 COMMODUS: E i Senatori... non li avrebbe convocati se...
2.1.6 LUCILLA: Basta, Commodo. Dopo due settimane di viaggio il tuo complotto incessante mi fa venire il mal di testa.
2.1.7 COMMODUS: Ha preso la sua decisione, e la annuncera'! Nominera' me... La prima cosa che faro'... Quando...sara' di onorarlo con dei giochi degni della sua potenza.
2.1.8 LUCILLA: Per ora, la prima cosa che faro' sara' un bagno caldo.

[Il carro si ferma]


2.2.1 MILITES: Sua altezza...Sembra che siamo quasi arrivati, Sire...Sire...
2.2.2. COMMODUS [chiede al soldato]: Dov'e' l'imperatore?
2.2.3 SOLDATO: Al fronte, sire. Sono partiti 19 giorni fa. I feriti stanno ancora arrivando.

[Commodus ordina il suo cavallo e chiede alla sorella di baciarlo...]


2.3.1 COMMODUS: "Il mio cavallo!" (ordina alla guardia)] "Un bacio?" (alla sorella)

[Maximus e Marco si incontrano in prossimita. del campo di battaglia...]


2.4.1 MARCUS: Hai provato ancora una volta il tuo valore, Maximus. Speriamo che sia l'ultima.
2.4.2. MAXIMUS: Non e' rimasto nessuno contro cui combattere, Cesare.
2.4.3 MARCUS: Rimane sempre qualcuno da combattere. Come posso ricompensare il Generale piu' valoroso di Roma?

[Maximus ci pensa un attimo, stanco, poi risponde semplicemente...]


2.5.1 MAXIMUS: Lasciandomi andare a casa?
2.5.2. MARCUS: Ahh. A Casa...

[Marco e Maximus camminano insieme dopo la battaglia, tra i soldati che urlano il loro nome]


2.6.1 MAXIMUS: Ti onorano, Cesare.
2.6.2. MARCUS: Onorano te, Maximus. Onorano te.

[Maximus si ferma e solleva la spada trionfalmente. Nella distanza, Commodo e le sue guardie arrivano a cavallo...]


2.7.1 COMMODUS: [Scendendo rapidamente da cavallo, dice a Marcus] ...Me la sono persa? Mi sono perso la battaglia?
2.7.2. MARCUS: Ti sei perso tutta la guerra!
2.7.3 COMMODUS: Congratulazioni! Sacrifichero' 100 tori per onorare il tuo trionfo.
2.7.4 MARCUS: Risparmia i tori e onora Maximus: e' lui che ha vinto la battaglia.
2.7.5 COMMODUS: Generale.
2.7.6 MAXIMUS: Sua Altezza.
2.7.7 COMMODUS: Roma ti saluta e io ti abbraccio come un fratello. E' passato troppo tempo, amico mio.
2.7.8 MAXIMUS: Altezza...[Maximus si inchina. Commodo si volta verso il padre]
2.7.9 COMMODUS: Qui, padre, prendi il mio braccio. [Marcus rifiuta l.aiuto]
2.7.10 MARCUS: Credo sia giunto il momento...di andarmene.

[Commodo appare imbarazzato dal fatto che il padre non accetti il suo aiuto e guarda Maximus con invidia e disdegno. Marco sale sul suo cavallo e Maximus velocemente passa la sua spada a Quinto per poter aiutare Marco a comporsi in sella]


2.8.1 MARCUS [a Maximus]: Alla faccia della gloria di Roma... [e Marco Aurelio parte....]

[La scena si sposta in una tenda dove si celebra la vittoria]


2.9.1 Due soldati si dicono...'be., erano tre delle nostre legioni contro quattromila di loro...'
2.9.2. MAXIMUS: Generale! Ancora vivo? [Si abbracciano calorosamente]
2.9.3 QUINTUS: Ancora vivo.
2.9.4 MAXIMUS: Gli dei devono avere un certo senso dell'umorismo.
2.9.5 QUINTUS: Gli dei devono essere innamorati di te. [Maximus saluta Valerius che risponde.]
2.9.6 VALERIUS: Ritorni in caserma, Generale, o a Roma?
2.9.7 MAXIMUS: A casa. Dalla moglie, il figlio, il raccolto.
2.9.8 QUINTUS: Maximus l'agricoltore. Ho ancora qualche difficolta' ad immaginarmelo.
2.9.9 MAXIMUS: Sai, Quinto, lo sporco della terra si pulisce molto piu facilmente del sangue.
2.9.10 COMMODUS: [avvicinandosi a Maximus,] Eccolo qui.
2.9.11 MAXIMUS: Sua Altezza.
2.9.12 COMMODUS: [presentando due senatori,] Senatore Gaio, Senator Falco. Fa' attenzione a Gaio, ti mettera' una pozione a base di miele nell'orecchio e ti sveglierai un giorno sapendo solo dire 'Repubblica! Repubblica! Repubblica!'
2.9.13 GAIUS: E perche' no? Roma e' stata fondata come una repubblica!
2.9.14 COMMODUS: Si ed in una repubblica, il senato detiene il potere. Ma il senatore Gaio non e' certo influenzato da questo particolare...
2.9.15 FALCO: Qual e' la tua posizione, Generale? Imperatore o Senato?
2.9.16 MAXIMUS: Un soldato ha il vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi, Senatore.
2.9.17 GAIUS: Ma, con l'esercito alle tue spalle, potresti avere un'influenza politica non indifferente.
2.9.18 COMMODUS: Ti avevo avvertito, ma ti salvero'. Senatori... [Si prende Maximus da parte, lasciando I Senatori...] Avro' bisogno di uomini del tuo calibro...
2.9.19 MAXIMUS: [chiedendo cautamente,] Come posso renderLe servizio, Sua Altezza?
2.9.20 COMMODUS: Sai cosa significa comandare. Dai i tuoi ordini, gli ordini sono obbediti, la battaglia e' vinta. Ma questi senatori, tramano, litigano, adulano e complottano. Maximus, dobbiamo salvare Roma dai politici. [Gettando uno sguardo a Marcus e poi di nuovo a Maximus.] Potro' contare su di te quando verra' il momento?
2.9.21 MAXIMUS: [Seguendo gli sguardi di Commodus.] Altezza, quando Suo padre mi dara' la licenza, intendo rientrare a casa.
2.9.22 COMMODUS: Casa, be', nessuno lo ha meritato di piu'. Ma non ti adagiare troppo - potrei presto richiedere il tuo aiuto. Lucilla e' qui - lo sapevi? [Maximus appare sconcertato riguardo al futuro e sorpreso riguardo a Lucilla...] Non ti ha dimenticato. E ora sei l'eroe...

[CAMBIO SCENA - Lucilla e Marco Aurelio]


2.10.1 MARCUS: Se solo fossi nata uomo. ...Che Cesare saresti stato!
2.10.2. LUCILLA: Padre...[avvicinandosi e baciandolo...]
2.10.3 MARCUS: Saresti stato forte. Mi chiedo... saresti anche stato giusto?
2.10.4 LUCILLA: Sarei stato quello che mi avessi insegnato ad essere.
2.10.5 MARCUS: Oh. Come e' andato il viaggio? [Camminano a braccetto...]
2.10.6 LUCILLA: Lungo - scomodo. Perche' sono venuta?
2.10.7/td> MARCUS: Ho bisogno del tuo aiuto... con tuo fratello.
2.10.8 LUCILLA: Certamente.
2.10.9 MARCUS: Ti ama, ti ha sempre amato... ed ora avra' bisogno di te piu' che mai. Ma ora basta parlare di politica. Facciamo finta che tu sei una dolce figliola ed io un buon padre.
2.10.10 LUCILLA: E' una bella finzione, non e' vero?

[CAMBIO DI SCENA - Maximus arriva al campo. Si reca nella tenda di Marco Aurelio...]


2.11.1 MAXIMUS: Mi hai mandato a chiamare, Cesare? ... Cesare?
2.11.2 MARCUS: Dimmi di nuovo, Maximus, perche' siamo qui?
2.11.3 MAXIMUS: Per la gloria dell.impero, Sire.
2.11.4 MARCUS: Ah si, ah, si...ora ricordo. Vedi quella mappa, Maximus? Quello e' il mondo che ho creato. Per 25 anni ho conquistato, sparso sangue, allargato l.impero. Da quando sono divenuto imperatore ho conosciuto solo 4 anni senza guerra. 4 anni di pace su 20. E per cosa? Ho portato la spada, nulla di piu'.
2.11.5 MAXIMUS: Cesare la tua vita...
2.11.6 MARCUS: Per favore, per favore non chiamarmi Cesare. Forza, vieni a sederti qui. Parliamo insieme. Molto semplicemente, da uomo a uomo. Orbene, Maximus, parla!
2.11.7 MAXIMUS: 5,000 dei miei soldati sono la' fuori nel fango ghiacciato. 3,000 di loro sono feriti e mutilati. 2,000 non lasceranno mai questo posto. Non voglio credere che hanno combattuto e sono morti per niente.
2.11.8 MARCUS: E cosa vorresti credere?
2.11.9 MAXIMUS: Hanno lottato per TE e per Roma!
2.11.10 MARCUS: E cos'e' Roma, Maximus?
2.11.11 MAXIMUS: Ho visto gran parte del resto del mondo. E' brutale e crudele e scuro. Roma e' la luce!
2.11.12 MARCUS: Eppure non ci sei mai stato. Non hai visto che cos'e' diventata. Sto morendo, Maximus. Quando un uomo vede la sua fine vuole sapere che la sua vita ha avuto un qualche senso... Come parleranno i posteri di me? Saro' conosciuto come il filosofo, il guerriero, il tiranno...oppure saro' l'imperatore che riconsegno' a Roma la sua vera natura? C.era una volta un sogno che era Roma, un sogno estremamente fragile. Nulla piu' di un sospiro e sarebbe svanito. Era cosi. fragile... e temo che non sopravvivera' quest'inverno.
2.11.13 MARCUS: Maximus, sussurriamo ora. Insieme, tu ed io. Hai un figlio? Parlami della tua casa.
2.11.14 MAXIMUS: La mia casa e' sulle colline sopra Trujillo. Un posto molto semplice...pietre rosa che si scaldano al sole... una cucina all'aperto che profuma di spezie durante il giorno e di gelsomini durante la notte. Vicino al cancello c'e' un pioppo gigante. Fichi, mele, pere. La terra, Marco, nera...nera come i capelli di mia moglie. Filari d'uva nei terreni a Sud, di olivi in quelli a Nord. Puledri selvatici giocano vicino alla casa, per la gioia di mio figlio. Vuole essere uno di loro!
2.11.15 MARCUS: Maximus, quando e' stata l'ultima volta che sei stato a casa?
2.11.16 MAXIMUS: 2 anni, 264 giorni e questa mattina.
2.11.17 MARCUS: Ti invidio, Maximus. E. una bella casa...vale la pena combatter per difenderla? [Marco si alza] ...C'e' ancora un dovere che ti aspetta prima che ritorni a casa.
2.11.18 MAXIMUS: Cosa mi ordinerai, Cesare?
2.11.19 MARCUS: Voglio che diventi il protettore di Roma dopo che saro' morto. Ti cedero' i poteri ad un solo fine, quello di restituire il potere al popolo di Roma e di porre fine alla corruzione che l'ha messa in ginocchio. Accetterai questo grande onore che ti ho offerto?
2.11.20 MAXIMUS: Dal profondo del cuore, NO.
2.11.21 MARCUS: Maximus, questo e' esattamente il motivo per cui devi essere tu.
2.11.22 MAXIMUS: Ma sicuramente un prefetto, un senatore, qualcuno che conosce Roma, che capisce la sua politica...
2.11.23 MARCUS: Ma tu non sei stato corrotto dalla politica.
2.11.24 MAXIMUS: ...E Commodo?
2.11.25 MARCUS: Commodo non e' un uomo morale, lo hai saputo sin da piccolo. Commodo non puo' governare. Non deve governare. Tu sei il figlio che avrei dovuto avere. Commodo accettera' la mia decisione. Sa che puoi contare sulla lealta' dell.esercito.
2.11.26 MAXIMUS: Ho bisogno di tempo, Sire.
2.11.27 MARCUS: Si. Entro il tramonto, spero, avrai accettato. Ora abbracciami come un figlio e porgi ad un vecchio un'altra coperta.