Fase Finale Torneo: venerdì 14 Maggio 2004

 

Ciao a tutti, la fase finale della 4° Edizione del Trofeo Amm. D'Aquino tra gli Ex delle tre Scuole Militari si terrà venerdì 14-05-2004 in orario serale (appena confermata la prenotazione del campo ne avrete comunicazione). Tenetevi liberi!!!! Mandate le vostre adesioni !!

 

Per informazioni ed iscrizioni:

Giovanni Trapani Via Serio 6 - 20139 Milano Tel: 02 5523 1349 / 339 7586 916 e-mail: gio_trap@yahoo.it

Francesco Pantalone Tel: 347 1795 665 e-mail: francescopantalone@yahoo.it

Ivan Petrella Tel: 3403950485 e-mail: ivanpet@inwind.it

 

Vi ricordo che per problemi alla ricezione delle mail, per contattare la Segreteria della Sezione dovrete scrivere a segrlombardia@yahoo.it e non utilizzare "rispondi" o "reply".

(Il Segretario Francesco De Lisi 92-95)

 

 

Resoconto prima parte: “Cronaca liquida del IV torneo d’Aquino” (reporter: Renato d'Aquino 69-72)

 

 

Sangue, sudore, lacrime e pioggia hanno una cosa in comune: sono tutti elementi liquidi. I primi tre l'hanno fatta, come sempre, da padroni nella prima parte del 4° Torneo Ammiraglio Giacomo d'Aquino, riservato alle squadre di calcio ad 8 degli ex allievi delle 3 scuole militari italiane. La pioggia (ma dovrei parlare di micro-tornado) ha lavato i precedenti ingredienti mettendo gli animosi contendenti d'accordo almeno su una cosa: meglio una doccia calda subito che una polmonite nei giorni successivi.

Ma andiamo con ordine, fratelli di duepizzi e di pallone, con l'avvertenza che sarò lungo e prolisso, ma ho da narrarvi delle armi e degli eroi che vollero prendere parte all'impresa, scambiando il trofeo finale per il Vello d'Oro.

Il primo di loro si presenta alla stazione centrale di Milano alle 8,30 per raccattare il sottoscritto che è carico di coppe. Si chiama Ugo Celestino e con la sua e-bay sponsorizza da sempre il torneo. Ma non solo: quest'anno ha anche provveduto a munirci di nuove magliette. Le vecchie erano accusate di portare iella. Quelle odierne sono furasticamente nere e ci fanno assumere sembianze più feroci. Basterà questo a fermare gli ex del Morosini e della Teuliè?

Il secondo è Gabriele Albarosa, venuto a difendere i nostri colori addirittura da Londra. Il suo cipiglio parla chiaro: darà tutto e di più. Ma la nuvoletta se l'è portata dietro dal Canale della Manica ed io, avendo sposato un'inglese, ne so qualcosa! 

Pietro Pontremovi è un cireneo del 91-94 cui hanno ammollato la croce del ruolo di portiere. Nel calcetto e nel calcio ad 8 il portiere è mezza squadra. Ancora non sa che, nel nostro caso, si deve parlare di 4/5, ma lui, ignaro, sorride beato sotto una simpatica barbetta...

Ciccio De Lisi è un veterano della manifestazione. Vuole la coppa forse più di tutti gli altri.

Una menzione speciale l'hanno Giovanni Trapani e Francesco Pantaleone. Hanno il torto di essere i nostri cappelloni e, pertanto, sono incaricati della brace e delle salsicce che dopo sbaferemo con gusto. I panini sono i migliori che mai abbia gustato, ma Giove Pluvio non avrà pietà di loro. Pensate che si siano tirati indietro? Mai così tanti dovettero a così pochi!

E iniziamo con la cronaca vera e propria. La Teuliè ferma il Morosini, vincitore delle prime tre edizioni, sul 3 a 3.Un buon auspicio per noi? Macchè. Contro i Lagunari andiamo subito sotto per 3 - 0. La squadra è nuova, è al suo battesimo del fuoco. E che fuoco. Ci prova Daniele Cirigliano a ravvivare l'incontro con una sventola di sinistro, ma quelli, spietati, insistono e se ne infischiano delle bombe di Angelo de Felice e di Vittorio la Piana. Finisce 5 a 3 per loro e che San Marco li benedica.

Poi la festa di Piedigrotta. Siamo contro la Teuliè e, siccome le cose semplici non ci piacciono, pensiamo bene di cominciare a giocare dallo 0 a 2, se no, che gusto c'è? Ci mettiamo a pecora e ci sottomettiamo? Ma neanche per idea! La partita ha qualcosa di Italia-Germania 1970. E' pirotecnica. 

Mario Navas ci fa sognare con una tripletta. Ci mette del suo Vittorio La Piana, poi ancora Cirigliano, quindi una punizione alla Mario Corso di Iaia. Ma a pochi secondi dal termine un difensore milanese, quasi dalla sua linea di porta, rinvia fino all'Everest. Il pallone va sù, nel cielo infinito, ancora senza nuvole, per infilarsi sotto la nostra traversa, davanti ( anzi:dietro) il nostro splendido e spettacolare nonchè naif numero uno Pietro. Finisce 7 - 7 da cui si deduce che 1) le difese avevano abusato di Barbera la sera prima; 2) Gli attaccanti  non erano andati in discoteca per il rituale del sabato sera.

Pausa Salsicce. Qui dimostriamo di essere tutti eguali, pronti ad azzannare indifesi e gustosi panini preparati da, lo ripeto, Giovanni Trapani e Francesco Pantalone sotto le direttive di Scivicco che dell'evento sportivo se n'è fregato, ma della pappatoria non ha voluto perdere un attimo!

Siamo al girone di ritorno.

Come ormai saprete, il Torneo d'Aquino è una massacrante maratona che contempla 4 partite per squadra. Le prime due squadre disputano una finale, se ancora si reggono in piedi. E mio padre, buon fondista,  da lassù se la ride. Ma chi lo ha conosciuto sa che aveva uno strano senso dell'umorismo. La Teluliè è irreperibile, così il Morosini lo affrontiamo noi. Loro ci sono superiori, ma noi reggiamo botta. Finisce 3 a 2 per loro, con uno scintillante Vito Modugno che ha dovuto sostituire in porta Pietro, andato via per motivi di lavoro, ed i gol inutili quanto belli di Cirigliano e Di Costanzo.

E ci risiamo. Siamo noi contro la Teuliè. Se perdiamo o pareggiamo siamo fuori. Ma i nostri sono calmi. Con le nuove magliette nere guardano gli avversari come i Black Watch, disposti in quadrato,  guardarono la cavalleria di Ney a Waterloo. Ed è a questo punto che Giove Pluvio s'intromette. Scatena un uragano da far tremare perfino l'ardito Ulisse. Fulmini e pioggia a catinelle fanno pensare ad un duello a gavettoni tra Sant'Ambrogio e San Gennaro. In campo, o nella piscina, duellano senza esclusione di colpi gli epigoni di grandi tradizioni. In teoria, loro, abituati ai freddi del nord, dovrebbero sovrastarci, Ma San Gennaro e fra' Crispino infondono calore. Per tre volte cerco di fermarli, ma invano. Loro non ci pensano nemmeno ad interrompere la tenzone. Il pallone si ferma in pozzanghere da allevamento di trote? E chi se ne frega! Datece il bagnoschiuma che risparmiamo tempo. E fategli un applauso a questi intirizziti atleti!

Andiamo sotto, poi recuperiamo. Vorrei riportare l'esatto score della partira, ma la pioggia ha cancellato i miei appunti, così come ha inzuppato i miei boxer. Ricordo solo gli eroismi del nuovo portiere, un immenso Vito Modugno (non ti daranno uno straccio di medaglia ma se vuoi posso offrirti un'aspirina), il gol decisivo di Angelo "Lupo" De Felice, più determinato di Ringhio Gattuso e la rete sbagliata a porta vuota da qualcuno che non nomino. Una volta per certe cose c'era il salasso, ma oggi sono altri tempi... Non esistono più neanche le celle! Se quel tiro fosse stato decisivo, non avrebbe mai potuto tornare negli spogliatoi. La sua virtù avrebbe potuto subire notevoli danni...

Poi la ragione ha avuto la meglio. Visto che San Gennaro, Sant'Ambrogio e San Marco proseguivano il loro campionato di gavettoni, abbiamo deciso di comune accordo di soprassedere a data da  destinarsi.

Se il Morosini a maggio batterà la Teuliè, li affronteremo in finale. Altrimenti, 'u cuppone sarà affare loro. Ma qui voglio ringraziare gli ex che fecero l'impresa. Eccoli:

Vittorio La Piana 99-02

Alessandro Forte 2000-03

Angelo De felice 98-01

Ugo Celestino 84-87

Daniele Cirigliano 98-02

Felice Costanzo 90-93

Giovanni Trapani 98-01

Francesco Pantalone 98-01

Pietro Pontremovi 91-94

Vito Modugno 97-00

Fabio Saccone 97-00

Gabriele Alberosa 84-87

Francesco De Lisi 92-95

Mario Navas 99-02

Qualcuno non si è firmato. Ma l'elenco è aperto. Coraggio, cosa aspettate?

Un grande abbraccio, fratelli. Domenica ho assistito a qualcosa di grande. Anche se i miei vestiti sono ancora bagnati, ne è valsa la pena.

                                Renato d'Aquino   

                             1969-72 e classico b