30 Aprile - Antonio Coppola 91/94 – In ospedale accanto al Generale Niglio

 

E' da lunedì pomeriggio che piantono con il corpo e con il cuore l'Ospedale di caltanissetta sperando che il Generale Niglio riesca a portare a termine quest'altra missione che la vita gli ha posto davanti. Per la prima volta stamattina sono entrato in ufficio e scaricando la posta ho letto sia i pensieri d'affetto verso il Comandante sia l'ennesima disfida intellettuale tesa da chi aggiusta il suo piedistallo, ci sale sopra e sentenzia a cassazione quali siano le regole del buon ex-allievo stilando la patetica lista dei cattivi. Per fortuna i meccanismi della vita e delle relazioni sociali sono un pò più complicati rispetto a questi semplicistici esercizi di stile. E' il contesto in cui si relaziona ciascuno di noi che decreta il peso della nostra figura, sono le persone con cui entriamo in contatto, è il loro rispetto, il loro affetto, è la lealtà che riportiamo nella quotidianeità che ci consente di non sfigurare e di poter sentire, con orgoglio, che probabilmente molto di ciò lo dobbiamo alla Scuola che ha violentato per sempre la nostra adolescenza per donanrci un ideale, un sentimento, un'emozione.

Gennaro Niglio è un grande ex, con o senza il beneplacito di qualche incravattato censore, che ha affrontato la vita con il piglio dello scugnizzo ma con la lealtà intellettuale ed il rispetto della persona che la Nunziatella, a qualcuno non certo a tutti, sa donare. L'affetto di chi gli stà accanto, di quelli che hanno avuto l'onore di lavorare con lui, è un'energia che lo aiuterà a superare questa difficoltà. Ieri sera un carabiniere che aveva lavorato con lui si è presentato in ospedale a mezzanotte circa, è venuto con la moglie dopo un viaggio di oltre due ore. Parlando, quel carabiniere mi ha detto "..io sono qua perchè so che se attaccato a quel tubo ci fossi stato io, lui sarebbe stato qui fuori  a dare forza a mia moglie...". Questo è, senza retorica, Gennaro Niglio, ex-allievo.

Le condizioni generali sono gravissime, per il momento la situazione è stazionaria e se riuscirà a superare questa fase critica bisognerà affrontare i danni subiti irriversibilmente dal cervello e che al momento non sono assolutamente quantificabili.

Ieri sera è giunto da Roma un famoso neurochirurgo che ha sostanzialmente confermato la diagnosi ed ha assicurato che gli interventi chirurgici sono stati fatti ad alto livello.

Il carabiniere che era con lui è grave, ha subito una piccola perforazione del polmone e delle fratture alla colonna vertebrale, anche se per fortuna le lesioni sono conposte e non hanno leso il midollo.

Accanto al Comandante c'è la compagna Maria, una donna di grande coraggio e dignità che sta affrontando questo momento con la forza che lui vorrebbe che avesse. Io porterò il vostro affetto a lei ed ai due figli. 

Ogni volta che ne avrò l'opportunità vi aggiornerò tempestivamente e comunque, chiunque volesse può contattarmi sul  numero 3281008963.

Questo è il momento della speranza, un piccolo pensiero di ciascuno di noi sono sicuro che gli darà la forza per superare il silenzio.