l' AFFONDAZIONE

by

Pelly

L' afFondazione (ONLUS), mitica creatura dell'universo Ex, che ci sia ognun lo dice, 'ndo c... stia nessun lo sa...

(T.H. Clarke, "La Guerra dei Mondi", 1945, ed. Cybershit)

[quarto episodio]

Riassunto Puntate precedenti: Un giovane Ufficiale della Flotta Spaziale, Alf Kaps, e' inviato dal Commodoro Comtrera in missione segreta su uno sperduto mondo della Cintura di Aldebaran, Purkiack III. Deve scoprire tutto quello che puo' circa l' afFondazione, un esperimento top secret dell'Unione, apparentemente scappato di mano ai suoi creatori... in un vicolo il nostro sta per soccombere ad un Pipigeico, quando gli appare una fascinosa Dama. Il giovane incautamente la segue, e per poco non ci lascia le (s)palline quando la maga si trasforma in una tremenda Gattaborbona. Sfuggitole, grazie anche al provvidenziale intervento di un compagno di Accademia, Kaps riceve nuovi ordini: deve recarsi subito sul pianeta Wallera 2...

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Kaps si rilasso' come poteva nella scomoda poltroncina del cargo spaziale Ekkekatz, che lo doveva portare su Wallera 2. Con la Cinta degli Asteroidi Erniari Scesi il traffico passeggeri era quasi inesistente, quindi se si andava di fretta l'unica era cercare di trovare un posto a bordo di una nave-cargo: dove le comodita' certo non si sprecavano. Ma al giovane, solo a ripensare al pericolo scampato su Purkiack III, sembrava di stare in Paradiso.

- Un po' di Poka Kola ?

Kaps riapri' gli occhi: una giovane Assistente Venusiana lo sovrastava, fissandolo intensamente con un unico occhio interrogativo. Il giovane accetto' il bibitone liofilizzatoche gli veniva offerto, notando con una occhiata distratta i quattro seni puntuti, che sottoponevano a dura prova la lisa camicetta dell'uniforme della marina commerciale indossata dalla ragazza... colle ragazze, almeno fino a missione finita, meglio lasciar perdere, penso' dentro di se Alf, intavolando colla ragazza una conversazione scema e pretendendo di essere un turista in visita a dei parenti lontani.

Visto che non c'era trippa per gatti, presto l'Assistente si congedo', colla scusa che doveva prepararsi per il decollo, e ando' a sedersi accanto ad un massiccio Skoglionico, che dai gradi sulla tuta malandata Kaps identifico' come il Comandante della nave.

- Poco loquace, il nostro ospite - commento' la giovane, abbastanza forte per farsi udire da Kaps - mi sa che viene da Rikkio IX...!

Il Comandante emise un leonino grugnito e accese i razzi per il decollo, mentre Alf Kaps, perplesso, rimuginava dentro di se il commento della giovane venusiana... Perche' il pianeta Rikkio, poi? E come si chiamavano i suoi abitanti... Rikkici? Rikkioli?... o Rikkiotti?

Il nome esatto torno' in mente ad Alf, assieme ad una vampata di rossore e di rabbia, proprio mentre l'astronave si alzava in volo, schiacciandolo contro il sedile.

La ragazza, realizzando che lui aveva realizzato, si era realizzata. Alf le sorrise agro, mimando dolcemente colle labbra una irripetibile oscenita'. La venusiana godeva come una matta, mentre con gesti veloci ed una manovra essenziale portava la nave al di fuori della forza di gravidanza di Purkiack III e la lanciava nell'Iperspazio.

Alf riemerse lentamente dal torpore in cui era caduto al momento dell'entrata in iper-G, e lancio' uno sguardo in plancia comando: la bella ed insolente Venusiana era sparita, ai comandi il gigantesco Skoglionico manteneva in rotta la nave con pochi e sicuri tocchi sulla cloche.

Alf ne approfitto' per ripassare le istruzioni dal Commodoro Comtrera, che il suo compagno Foureyes gli aveva velocemente passato allo spazioporto. Appena giunto su Wallera 2 avrebbe dovuto mettersi in contatto con un certo Thycho, cyberFilosofo di IIIa classe: lui gli avrebbe indicato come prendere contatto con qualcuno che sapeva molto sulla misteriosissima AfFondazione.

Fece appena in tempo a memorizzare l'indirizzo di Thycho, che gli appunti presero fuoco, autodistruggendosi...

- Corpo di mille catenacci! - erutto' lo Skoglionico - Ragazzo, non lo leggi il cartello? Vietato fumare !!!

Ma prima che Alf potesse ribattere, la nave comincio' improvvisamente a vibrare, come impazzita. Lo Skoglionico tentava disperatamente di manovrare i comandi, nel vano tentativo di riprenderne il controllo. Da una paratia emerse come per incanto la bella Assistente Venusiana, con la camicetta ancora slacciata. Nonostante il pericolo incombente, il giovane Kaps non pote' fare a meno di essere turbato dalle solide rotondita' della ragazza, che mettevano a dura prova le 4 coppe rinforzate del super-ultra-bra.

- Cosa diavolo sta succedendo ? - chiese la ragazza, rassettandosi dopo aver intercettato lo sguardo marinaresco del giovane.

- Boja se ci capisco un accidente ! - bofonchio' il Comandante - le valvole isometriche sono disallineate, il database Ogino Knaus sembra impazzito, i giroscopi scopano in giro... chi ci capisce qualcosa e' bravo! E' come se una forza esterna stesse prendendo il controllo della nave...

Improvvisamente il grande schermo che sovrastava la plancia comando comincio' ad animarsi, emettendo fasci intermittenti di luce, quasi che qualcuno stesse tentando di mettersi in comunicazione...

- Terrun, strucca el buttun ! - La voce usci' cosi' nitida ed improvvisa dallo schermo che i tre occupanti della nave fecero il salto della squaglia. Sullo schermo si materializzo', come d'incanto, la figura di un uomo con capelli e barbetta bianchi come le nevi alpine, che indossava una uniforme nera.

- Venetiani... - mormoro' lo Skoglioniko. Alf Kaps ripasso' mentalmente, in un attimo, le sue nozioni su quelle popolazioni. Dopo lo Schiaffo di S. Lorenzello, dove la loro delegazione fu bistrattata dal precedente Governo della Federazione Interstellare, i Venetiani si erano ritirati in una sorta di splendido isolamente nel loro remoto settore nord-est della Galassia. Erano conosciuti come dei fieri critici dei "politicanti" federali di Parthenope, ma non erano certo ritenuti dei ribelli e tantomeno degli pirati che assaltavano cargo spaziali... Qualcosa, penso' Alf, li' non quadrava...

Era ovvio che anche la ragazza e lo Skoglionico stavano rimuginando pensieri molto simili, a giudicare dalle espressioni di perplesso stupore dipinte sui loro visi mentre osservavano assorti il maxi-schermo.

- Strucca el buttun, ostia, e stoppa el baracchin, o ve femo un gavetton! - ripete' con voce leggermente alterata l' uomo dalla candida barbetta.

Lo Skoglionico capi' che si rivolgeva a lui. Schiarendosi il rauco vocione, chiese:

- Siamo in pieno iperspazio extraterritoriale, ed in base al Regolamento Ammuinico non avete alcun diritto di fermarci... Posso chiedere chi e' lei, e quale e' il suo grado?

- Sono il Commodoro John Frank Bigstripes, Comandante in capo della Federazione TriVeneta, e ti parlo da bordo del Bucintaurus, nave ammiraglia della Federazione suddetta, mona che non sei altro, tu e i tuoi regolamenti parthenopei dell'ostia! Stoppa el cadreghin, che dobbiamo salire a bordo in delegazione!

- Ma se non abbiamo polenta, a bordo... che volete da noi ?! - bofonchio' sorpreso lo Skoglionico, che da vecchio lupo di spazio conosceva a menadito usi e costumi di tutti i popoli della vasta galassia.

Il cargo spaziale si era comunque arrestato, e dopo un attimo i suoi tre occupanti udirono distintamente il rumore secco provocato dalla manovra di attracco della Fregata spaziale Venetiana.

Quando le luci della camera di decompressione passarono dal rosso al verde, lo Skoglionico manovro lesto i comandi e dopo un attimo una sezione di paratia scivolo' cigolando da un lato: stagliati nella luce proveniente dal Bucintaurus, i tre componenti della delegazione Venetiana.

- Attenti, fioj: xe bagna' e se sbrissia! - esclamo' il Commodoro Bigstripes, entrando cautamente nella plancia di comando del cargo.

Alf osservo' attentamente gli altri due componenti del terzetto. Uno era visibilmente un immigrato parthenopeo, con evidenti funzioni di interprete: baffetti e occhi vivaci sempre in movimento, con una kefiah sapientemente arrotolata in capo, a nascondere una incipiente calvizie. Egli fece un rapido passo avanti, afferro' la mano della sbigottita Assistente, inchinandosi in un perfetto baciamano e sbattendo i tacchi:

- Joseph BigEyes, per servirla, signuri'! - sussurro' galante alla ragazza, al contempo sbirciandone il generoso décolleté - Uanema, e che tenite vuje: le 4 fortezze d'o Quadrilatero ...?! Venexiana ?

- No, Venusiana ! - preciso' la ragazza, avvampando e svincolandosi dal cerimonioso saluto per riassettarsi in qualche modo la camicetta ribelle.

- Femo presto, cio'! Non g'avemo mica del tempo da perde, ostregheta...- il Commodoro richiamo' all'ordine il suo compagno, s'impadroni' con gesto sicuro del Libro di Bordo e comincio' ad esaminarlo. La faccia dello Skoglionico tendeva ora al violetto indaco, segno che era scoglionato assai...

Alf Kaps, nel frattempo, aveva appuntato la propria attenzione sul terzo membro della delegazione, un uomo alto e con una gloriosa pelata, che era rimasto in disparte senza profferire una parola. Si accorse che egli lo fissava di rimando, con una sorta di sorrisetto sardonico...

- Marius Pilatus, per servirla... - si presento', come se avesse letto nel pensiero del giovane - e lui saria el Sottotenente de vascello Alf Kaps...? Chel vegni con mi !

E prima che il giovane potesse riaversi dalla sorpresa, Pilatus lo prese sotto un braccio, portandolo in un angolo dove gli altri non potessero udire la loro conversazione. Ed improvvisamente al giovane riusci' la connessione mentale: Marius Pilatus, il Tesoriere della fantomatica AfFondazione, come aveva fatto a non pensarci prima !!??

Il cuore del giovane era in tumulto: ecco finalmente qualcuno che doveva sapere, ora la sua missione avrebbe senz' altro fatto passi da gigante...!

- Proprio voi cercavo... e' il cielo che vi manda...! - attacco' emozionato il giovane.

L'altro lo fulmino' con una occhiataccia che avrebbe raggelato un Pellikanico in un harem:

- Taci, Mona! che casso de missione segreta xe questa, cio'... te g'ha desmentega' che il nemico ce ascolta?!

Aveva ragione. Alf Kaps si morse la lingua, assumendo un'aria compunta. L'altro diede una occhiata in giro, poi lo fisso' attraverso gli occhialetti cerchiati d'oro e bisbiglio':

- Devi stare molto attento, toso: su Wallera 2, infatti...

- ATTENZIONE ! Astronave della Lega in avvicinamento! Tutti ai posti di manovra! - la gracchiante voce proveniente dal computer navigazionale fece voltare tutti verso lo schermo: minacciosa, nera, letale l'inconfondibile sagoma di una fregata da combattimento della Lega Andreolica stava dirigendosi veloce verso di loro: sicuramente fra pochi istanti sarebbero entrati nel raggio utile di tiro, non c'era un attimo da perdere!

- Ostrega, tosi ! Andemo 'ndrio, e poi via, come i gatti da Vicenza !! - l'ordine del Commodoro Bigstripes era perentorio. La delegazione dei tre Venetiani si affretto' verso l'uscita.

-Ehi, dove andate?! - Alf afferro' la manica di Pilatus - Questo e' un cargo, disarmato: non potete mica lasciarci in balia di quei pirati, ci faranno a polpette!

- Xe baruffe chiozzotte fra lorsignori webex... - taglio' corto, l'altro, divincolandosi e guadagnando precipitosamente l'uscita - Noi Venetiani semo neutral, e non g'avemo niente a spartir !

La prima salva di avvertimento sparata dalla nave Andreolica, consistente in un razzo Illation a questione di lana caprina fibrillante da 100 megatoni, manco' l' Ekkekatz per pochi centimetri... I tre occupanti del cargo, assorbiti dall'imminente disastro che si stava abbattendo su di loro, notarono solo con la coda dell'occhio l'astronave da guerra Venetiana che spariva, inghiottita dall'iperspazio...

(continua nel prossimo numero)

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